ALCUNE INFORMAZIONI SULL’HRV 

Ogni battito del nostro cuore è regolato da impulsi elettrici. Il cuore è un muscolo e come tutti i muscoli deve ricevere dal sistema nervoso lo stimolo alla contrazione. Tutti coloro che hanno svolto la visita medica cardiologica o di idoneità per l’attività sportiva agonistica, hanno “subito” un ECG con il quale, mediante elettrodi posizionati sul torace, viene letta l’attività elettrica del cuore durante la contrazione. E’ lo stesso principio (solo molto semplificato) con cui funzionano tutti i nostri cardiofrequenzimetri, strumenti semplici ed immediati che forniscono il dato sulla frequenza cardiaca.

E’ esperienza comune però, che la frequenza cardiaca non sia costante e che il tempo che trascorre tra un battito ed il successivo sia più o meno variabile. La misura della variabilità della frequenza cardiaca è esattamente questo: misurare il tempo che trascorre tra due battiti successivi, la variabilità RR.

Osservando questa ulteriore immagine, di un vero tracciato ECG, potrebbe sembrare che la distanza tra un picco R ed il successivo sia costante. In realtà così non è; se ci fosse la possibilità di ingrandire e zoomare l’immagine, si vedrebbe come alcuni intervalli sono più brevi ed altri più lunghi.

La variabilità della frequenza cardiaca si riferisce dunque ai continui cambiamenti nel tempo inter-battito, ovvero alle continue variazioni del tempo che intercorre tra un battito cardiaco e l’altro.

Poiché una bassa variabilità della frequenza cardiaca caratterizza diverse condizioni patologiche, il biofeedback della variabilità della frequenza cardiaca è un intervento innovativo che può essere incluso nel trattamento di tali condizioni.

Il grande interesse suscitato da questa misura è dovuto al fatto che costituisce un indice estremamente sensibile allo stato di salute psicologica e fisica e ai cambiamenti nello stato emozionale. Inoltre, permette di stimare, in modo non invasivo, l’attività relativa del sistema nervoso autonomo (simpatico e parasimpatico/vagale).
Una variabilità della frequenza cardiaca più alta è associata a prestazioni più elevate nei compiti che richiedono un controllo esecutivo del comportamento.

Il biofeedback della variabilità della frequenza cardiaca rappresenta quindi uno strumento potente per la regolazione dei sistemi simpatico e parasimpatico/vagale.
L’applicazione del biofeedback della variabilità della frequenza cardiaca è ancora in pieno sviluppo, tuttavia sono già stati ottenuti ottimi risultati nel trattamento di asma, disturbi gastrointestinali funzionali, fibromialgia, riabilitazione cardiaca, dolore muscolare cronico, ansia, depressione.

Oltre a migliorare l’efficacia dell’allenamento e ridurre i tempi morti per malattia e infortunio, le misure giornaliere di HRV possono aiutarti a imparare cose su di te che non sapevi prima, come la quantità di sonno di cui hai veramente bisogno, il modo in cui il viaggio influenza il tuo recupero, e quanti bicchieri di vino sono di troppo!

Proprio come qualsiasi metrica, tuttavia, non è la risposta completa e, registrando indicatori soggettivi, contrassegnando eventi significativi e osservando i carichi di allenamento, puoi creare un’immagine contestuale che ti permetterà di vedere cosa funziona meglio per te e continuare ad applicare quei guadagni marginali per gli anni a venire.

Da oggi puoi eseguire il test della VARIABILITA’ DELLA FREQUENZA CARDIACA (HRV) presso il poliambulatorio Eurocenter Venalinfa, in Viale dello Sport, 14 a San Benedetto del Tronto (AP), unico nel centro-Italia ad eseguire tale esame con personale altamente qualificato.

Prenota il test al numero 0735.500635 oppure al 370.1163042; in pochi minuti avrai la possibilità di migliorare la tua salute.