SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE
La sindrome dell’intestino irritabile (SII) rappresenta una combinazione variabile di sintomi gastrointestinali cronici o ricorrenti. La sintomatologia è caratterizzata da dolore addominale che si accompagna a variazioni della frequenza dell’alvo o alla comparsa di feci non formate.
Il dolore, che è il sintomo più frequente, a volte è piuttosto un fastidio, spesso associato a tensione addominale, localizzato diffusamente nei quadranti addominali. Altre volte si presenta con accessi intermittenti di intensità tanto elevata da costringere il paziente a ricorrere alle cure di un medico.
Inoltre, viene solitamente riferita una sensazione di gonfiore. In associazione al dolore, questi pazienti riferiscono diarrea o stitichezza, oppure un’alternanza dei due eventi.
Frequentemente il pasto rappresenta l’evento scatenante, mentre l’evacuazione di feci o di gas ne allevia l’intensità o lo fa recedere.
La diagnosi e il trattamento farmacologico è a carico del medico.
CONSIGLI DIETETICI:
- Pasti abbondanti provocano fastidi, quindi è sempre opportuno frazionare l’alimentazione in 3 pasti principali e 2 o 3 spuntini. Questi pasti devono essere leggeri per migliorare la motilità intestinale.
- È importante mangiare lentamente e masticare accuratamente.
- Introdurre 1,5-2 litri di acqua al giorno.
- Quando il sintomo prevalente è la stipsi è opportuno aumentare gradualmente l’assunzione di fibra, in modo da migliorare la peristalsi intestinale e regolarizzare l’alvo. Nella scelta della fibra è bene privilegiare quella idrosolubile, contenuta in frutta e ortaggi La fibra insolubile invece è meglio consumarla in minima quantità (presente soprattutto in cereali integrali e legumi), poiché può risultare irritante.
- tranne: mandorle, arachidi, noci, pinoli, datteri, semi di zucca e frutta secca, fichi, castagne, prugne, cachi, carciofi, cavolini di Bruxelles.
- Evitare bibite gassate, alcolici, caffè.
- Preferire brodo sgrassato alle salse piccanti, alla senape, e alla mostarda.
- Condire con olio d’oliva extravergine evitando lardo, strutto e pancetta.
- In caso di meteorismo evitare anche i latticini (latte, formaggi freschi, yogurt, gelati).
- L’attività fisica concorre positivamente all’attenuazione dei sintomi.
E’ sempre opportuno valutare la propria sensibilità individuale agli alimenti, a prescindere dalle liste stampate di alimenti proibiti o tollerati. Per questo motivo è consigliabile avvalersi di un diario alimentare in cui segnalare gli alimenti che si consumano, i momenti in cui i sintomi sono comparsi o si sono aggravati, e tutti gli episodi di stress emotivo. In tal modo è possibile valutare con maggiore accuratezza il ruolo dei diversi fattori (alimentari e psicologici) prima di pianificare gli opportuni adattamenti dietetici.